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Oggi, 25 maggio, è stata indetta una giornata di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori dell'Inps servizi dislocati nelle varie sedi del territorio nazionale. "I motivi dello sciopero - scrivono in un comunicato unitario Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil di Bari e della Puglia - sono tanti e riguardano tutti gli aspetti della vita lavorativa e personale, da quello economico a quello più strettamente legato all'organizzazione del lavoro".
"Atteso che - continua la nota - la sottoscrizione dell'Accordo sullo smart working del 17 aprile scorso è scaturita dalla necessità di liberare risorse da ridistribuire ai lavoratori per iniziare così a colmare le perdite subite dalla mancata applicazione della Clausola sociale nel processo di internalizzazione in Inps Servizi. Un accordo necessario anche per evitare che ai lavoratori venisse sottoposta la firma di una lettera individuale senza avere una intesa che ne disciplinasse l’applicazione e consentisse l'opportuna vigilanza alle organizzazioni sindacali".
"Come Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, riteniamo che il tempo dell'attesa sia durato anche troppo. Abbiamo aspettato invano segnali di apertura da parte della Dirigenza di Inps Servizi verso i temi contenuti nella piattaforma rivendicativa presentata unitariamente dalle segreterie nazionali all'indomani dell'internalizzazione. Abbiamo provato in tutti i modi a instaurare corrette e collaborative relazioni industriali. Il tempo è ora scaduto e abbiamo il dovere di passare all'azione per far sentire la nostra voce alla politica, alla stessa Inps che finanzia e detta i vincoli di bilancio entro i quali Inps Servizi può operare".
"Tra le nostre rivendicazioni necessarie a bilanciare non solo la perdita economica subita dalle lavoratrici e dai lavoratori nel passaggio a Inps Servizi, chiediamo il recupero degli scatti di anzianità, il ripristino dell'articolo18, il corretto inquadramento, la predisposizione di sedi adeguate, la turnistica trasparente e che meglio concili i tempi di vita e lavoro, il recupero delle agevolazioni orarie per i lavoratori con prescrizioni o figli minori, i cambi turno su base nazionale con adeguamento dei sistemi a una gestione facilitata degli stessi, la gestione degli istituti, come rol e ferie in maniera trasparente, con la predisposizione di accordi che prevedano criteri e termini precisi per la risposta. E ancora, chiediamo referenti amministrativi che siano in grado di risolvere problematiche anche a livello territoriale e formazione adeguata, costante e professionalizzante".
"C’erano molte aspettative e grande ottimismo nel processo di internalizzazione e non possiamo accettare - scrivono ancora i sindacati di categoria di Bari e Puglia - una situazione di arretramento delle condizioni normo-retributive e, per questa ragione, ci batteremo per pervenire a un reale miglioramento, economico, professionale, oltre che di qualità della vita, non solo lavorativa. Per questo e per i motivi che abbiamo elencato non ci resta che ricorrere all'unico strumento nelle mani dei lavoratori per far giungere al datore di lavoro la nostra voce, le nostre istanze. L'adesione massiva a questo sciopero è fondamentale per il prosieguo della nostra vertenza. La lotta per i nostri diritti potrebbe avere tempi anche lunghi ma non molleremo finché non otterremo quello che ci spetta di diritto, la dignità di lavoratori che gestiscono un servizio pubblico al cittadino. È previsto un presidio di lavoratori sotto la sede Inps del lungomare di Bari, mentre un’altra delegazione si recherà a Roma per partecipare al presidio organizzato sotto la sede della Direzione Nazionale Inps".