"L’attuazione del decreto del Presidente del Consiglio di febbraio 2018, che prevedeva il passaggio alle competenze Anas - Area compartimentale Toscana - sede di Firenze di ulteriori 550 chilometri di rete stradale, di provenienza provinciale, ha portato l’estesa chilometrica in gestione agli uffici di Anas Firenze a oltre 1.700 chilometri, con necessità d'impiego di personale stimato in circa sessanta nuovi lavoratori. A questi, purtroppo, sono da aggiungervi tutti quelli di cui alla ormai ben nota e conclamata carenza di personale impiegato a vario titolo nell’area esercizio, ben evidente dagli organigrammi strutturali del passato, e quindi esistente già da prima della presa in consegna della nuova rete stradale, peraltro avvenuta alle porte dell’inverno, nel periodo più difficile ai fini della tutela e fluidità della circolazione stradale". Così le Rsa di Anas Toscana di Filt, Fit, Uilpa, Sada Confsal, Snala Cisal e Ugl.
"Ciò, conseguentemente, ci ha portato a criticare fortemente l’operato dell'Anas, che ha ridisegnato la composizione di centri manutentori, nuclei e tratte di sorveglianza sul’intero territorio toscano - con consistenze chilometriche molto frastagliate, disomogenee e superiori a quelle consentite dalla vigente normativa in materia - Dpr 1126 -, in base alla quale vengono chiaramente indicate le competenze di ogni singola figura da impiegare nello svolgimento delle medesime attività di manutenzione. A tal proposito, a nulla è valso anche il tentativo di composizione della controversia, avvenuto il 16 gennaio scorso, presso la direzione generale Anas di Roma, a seguito del quale i lavoratori della sede di Firenze, riunitisi in assemblea sindacale unitaria il 25 gennaio, hanno proclamato lo stato di agitazione sindacale", continua la nota.
"La mobilitazione si è resa oltremodo necessaria al fine di poter denunciare, anche all’esterno della stessa azienda, le difficoltà nel poter assicurare, con gli attuali gravosi incarichi - disposti con apposito ordine di servizio già da novembre 2018 - le condizioni minime di sicurezza per i lavoratori e per l’utenza stradale. In tale contesto, va sottolineato, come mai in precedenza, che il ruolo sindacale si concilia con la tutela dei lavoratori oberati da carichi di lavoro, con rischi anche di natura penale e di sicurezza sui luoghi di lavoro con quelli in termini di ritorno, sempre in sicurezza, per l’utenza stradale, per l’ottenimento dei quali le Rsa aziendali si riservano qualsiasi azione di lotta e di rivalsa dei propri diritti, da proporre in qualsiasi opportuna sede", conclude il comunicato.