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"Interrotto il confronto e confermato lo sciopero per l'intera giornata di domani, venerdì 18 aprile, di tutti i driver della filiera ultimo miglio di Amazon". A riferirlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti sulla protesta indetta "per il rinnovo del contratto nazionale di secondo livello".
"Con grande senso di responsabilità - spiegano le organizzazioni sindacali - abbiamo partecipato all'incontro, convocato su richiesta di Assoespressi, per verificare la possibilità di trovare un'intesa che realizzasse le legittime richieste del personale rappresentato ma, purtroppo, la stessa associazione datoriale ha ribadito alcune sue posizioni, relativamente ad elementi fondamentali per una possibile intesa".
"Chiediamo con forza - spiegano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - un incremento sostanziale del valore della trasferta, con un importante risultato relativamente al salario, con incrementi anno per anno. Necessario inoltre che si realizzi una strutturale riduzione dell’orario di lavoro, con conseguente abbattimento dei carichi e delle consegne, che può avvenire non saturando la flessibilità. Rivendichiamo anche un intervento fondamentale in tema di sicurezza, attraverso la previsione di interruzione o chiusura dei servizi in caso di allerta meteo rossa, a tutela dell’incolumità dei driver e serve un passo avanti sulla qualità dell’occupazione, richiedendo percorsi condivisi di stabilizzazione dei contratti di lavoro precari".
“Qualora Assoespressi continuasse a essere sorda alle nostre richieste - dichiarano infine le organizzazioni sindacali - intendiamo chiedere ad Amazon di riconsiderare le modalità operative della gestione dell'ultimo miglio”.
“Ora tocca ai lavoratori e alle lavoratrici che devono realizzare un importante sforzo per far riuscire al meglio questa prima azione di lotta nella filiera dell'ultimo miglio di Amazon”. A dichiararlo Michele De Rose della Filt Cgil nazionale, sulla protesta di venerdì 18 aprile.
Dal canto suo Amazon confida "che le trattative per l’accordo di secondo livello tra le aziende fornitrici di servizi di consegna, l’associazione datoriale che le rappresenta e le organizzazioni sindacali possano riprendere e giungere ad un esito positivo”.