"L’allarme lanciato nelle scorse settimane era purtroppo motivato. Ama è paralizzata, immobile. Nonostante la nostra disponibilità a interrompere lo stato di agitazione per risolvere i problemi più gravi che affliggono l’azienda, l’amministratore unico e direttore operativo Massimo Bagatti non ha nemmeno convocato un tavolo preliminare. Un silenzio e un isolamento imbarazzanti, che non trovano giustificazioni di fronte alla crisi sempre più evidente". Così, in un comunicato congiunto, Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel di Roma e Lazio.
"I lavoratori degli appalti per le utenze non domestiche martedì 12 saranno in assemblea pubblica sotto la direzione di via Calderon De La Barca, dalle 11 alle 14, e sono a un passo dallo sciopero, vista la gestione disastrosa, peraltro pagata anche dai lavoratori Ama, che continuano a dover coprire un servizio esternalizzato. Ad aggravare la situazione, l’introduzione di un nuovo sistema operativo, che ha causato errori nelle buste paga dei dipendenti della partecipata, con perdite economiche non marginali", proseguono le sigle.
"Il Tmb di Rocca Cencia, che è di nuovo al limite, non ha alcun tipo di manutenzione ordinaria. Da un giorno all’altro, rischiamo una nuova emergenza. Le strade tornano a sporcarsi visibilmente. Ci domandiamo quando si sbloccherà questa situazione paradossale, quando avremo un cda vero, quando si uscirà dall’impasse sul bilancio e se l’amministrazione Bagatti intenda, in qualche modo, far funzionare l’azienda o se continuerà a galleggiare. La giunta Raggi dovrebbe finalmente spiegare alla città quale sia la direzione che vuole intraprendere, perché per adesso sembra che si navighi a vista e senza un obiettivo chiaro", concludono i sindacati.