Le federazioni metalmeccaniche di Cgil, Cisl e Uil, Fiom Fim e Uilm, incroceranno le braccia lunedì prossimo, 11 novembre, per 8 ore, nel territorio di Ferrara e provincia.

Prevista anche una manifestazione. L’appuntamento sarà in mattinata, alle 9.15, a Copparo, davanti alla Berco, in Via 1 Maggio. Il corteo arriverà in Piazza del Popolo. Alla protesta parteciperà anche il segretario generale della Fiom Cgil, Michele De Palma.

La protesta – si legge in una nota – è stata decisa “per difendere l’industria, a partire proprio dalla Berco e dal Petrolchimico, per combattere contro decisioni come quelle di multinazionali estere quali la ThyssenKrupp e italiane come Eni, attente solo alla finanza e indifferenti alle ricadute sociali delle loro scelte. E per denunciare la deindustrializzazione di tutto il territorio provinciale che si inserisce nel quadro generale di tutto il Paese, dall’automotive alla siderurgia all’elettrodomestico”.

Alla manifestazione anche la Fiom di Rovigo

“Oggi siamo presenti come Fiom di Rovigo allo sciopero provinciale proclamato da Fiom Fim e Uilm di Ferrara per la grave situazione alla Berco di Copparo. Quello che si prospetta è un danno economico e sociale enorme, che interessa anche la nostra provincia visti i tanti lavoratori di Berco che vengono dal Polesine”, ha detto Davide Benazzo, segretario generale della Fiom di Rovigo.

“Questo è un altro colpo al tessuto sociale e lavorativo di un territorio già provato, fra noi e il ferrarese ci sono tante situazioni problematiche. Nella metalmeccanica rodigina sono in crisi tutte le aziende più grosse e, infatti, stanno ricorrendo alla cassa integrazione. Le richieste di ore di cassa sono aumentate dall’anno scorso nella metalmeccanica di circa il 600% senza contare le centinaia di contratti di somministrazione che sono stati chiusi in questo periodo. Siamo molto preoccupati per il futuro perché negli incontri che stiamo facendo nessuna azienda ha prospettive positive da qui alla metà del 2025”.