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“Abbiamo chiesto il ritiro della procedura di licenziamento e l’apertura di un confronto sul piano industriale per rilanciare lo stabilimento”. Così Fiom Cgil nazionale e Fiom Cgil Bologna, commentando l’incontro che si è tenuto oggi (giovedì 28 settembre) presso la Regione Emilia Romagna sull’impianto Marelli di Crevalcore (Bologna).
“La Regione ha sostenuto in maniera molto forte la nostra stessa posizione, mentre l’azienda ha rigettato la richiesta di ritirare la procedura di licenziamento collettivo che è al momento sospesa fino al 3 ottobre”, spiegano Samuele Lodi (segretario nazionale Fiom Cgil) e Simone Selmi (segretario generale Fiom Cgil Bologna).
“La scelta dell’azienda è estremamente grave e irresponsabile. Non è accettabile fare un confronto con la pistola puntata del contatore che ripartirà dopo l’incontro al ministero delle Imprese del 3 ottobre”, proseguono: “Sarà necessario continuare la mobilitazione per riportare la richiesta in sede ministeriale”.
Vista l'importanza strategica della Marelli nella filiera dell'auto, Lodi e Selmi chiedono “la presenza al tavolo al ministero del fondo Kkr, proprietaria del gruppo, che nel frattempo investe nelle reti di comunicazione del nostro Paese, e chiude stabilimenti. Questa non è la giusta transizione. Non si strumentalizza in questo modo una discussione certamente non semplice e sulla quale dovrà prendere posizione anche e soprattutto il governo”.