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“L’incontro al ministero delle Imprese è stato deludente”. Così Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil commentano il vertice che si è tenuto nel pomeriggio di martedì 18 aprile con la multinazionale finlandese Wärtsilä: “Non ha adempiuto agli impegni presi e non ha presentato alcun progetto di reindustrializzazione su cui avviare una trattativa per dare continuità produttiva e occupazionale al sito di Bagnoli (Trieste)”.
Le tre sigle metalmeccaniche esprimono “insoddisfazione per la scelta della multinazionale di dilatare i tempi del confronto” e sollecitano il governo “a utilizzare tutte le leve e prerogative di cui dispone per favorire la reindustrializzazione, considerando inaccettabili eventuali comportamenti notarili da parte dell’esecutivo”.
I coordinatori nazionali Luca Trevisan (Fiom), Massimiliano Nobs (Fim) e Guglielmo Gambardella (Uilm) confermano la propria “indisponibilità a sottoscrivere accordi su ammortizzatori sociali in assenza di credibili progetti finalizzati a salvaguardare l’occupazione, diretta e degli appalti, e garantire la continuità produttiva del sito”.
Fiom, Fim e Uilm, in conclusione, rimarcano di essere impegnate, insieme al Coordinamento nazionale, a “incalzare Wartsila e governo per concludere positivamente la vertenza. In tal senso valuteremo in assemblea con i lavoratori le iniziative di mobilitazione a sostegno della vertenza”.