Quasi il triplo del necessario: sono 1.300.000 le firme raccolte per il referendum contro l’autonomia differenziata e che oggi sono state portate in Cassazione. A piazza Cavour erano presenti Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, Riccardo Magi, segretario di +Europa, e Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, oltre a tanti esponenti politici e promotori del comitato.
Un successo che dimostra quanto il progetto Calderoli sia inviso a tantissime persone e in tutto il territorio nazionale, perché è ormai chiaro a tutti che, se realizzato, questo progetto segnerebbe la spaccatura radicale di un Paese che già oggi, come ci confermano tutti i dati disponibili, è attraversato da profondissime fagli socio-economiche.
“Per noi si apre una fase che deve portare a votare 25 milioni di italiani. L'indicazione è precisa: sei sì per la libertà, cambiando le leggi balorde che questo governo continua a fare”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine della consegna. “C'è una domanda di partecipazione fortissima – ha detto – in un Paese che vive una crisi democratica, dove la metà dei cittadini non va a votare, in realtà oggi c'è una spinta dei cittadini che vogliono decidere sulla loro vita”.
E ancora: “Credo che quanto avvenuto in questi mesi con lo strumento del referendum indichi la volontà delle persone di riavere il diritto di decidere sulla loro vita”. Per questo, ha ribadito, “noi daremo l'indicazione per sei sì. Ci rivolgiamo a tutti i cittadini, in ballo c'è la libertà di esistere. Queste leggi la stanno mettendo in discussione”.