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“La cronica carenza del personale di guida e di manutenzione, e più in generale la mancanza di un concreto rinnovo del parco rotabile, rischia di deflagrare proprio con la riapertura delle attività scolastiche”. A lanciare l’allarme è la Filt Cgil di Roma e Lazio, denunciando le condizioni “in cui versa da tempo il settore tram, con meno di 50 vetture circolanti su circa 80 presenti nel parco. Le responsabilità di Comune e azienda sono intollerabili. Vi sono interi quartieri lasciati senza servizio pubblico: altro che cura del ferro. In questa città sarà necessaria una rifondazione”.
Per la Filt il Comune e l'Agenzia per la mobilità dovrebbero avere “il coraggio di concentrare gli sforzi sulla rimodulazione di alcune linee di adduzione alle metropolitane e che transitano presso i maggiori plessi scolastici; di istituire linee direttrici, rimodulate e a basso numero di fermate intermedie, sulle quali poi Atac, eventualmente in sinergia con i vettori privati (pullman turistici), potrebbe concentrare i propri sforzi”. Sarebbe necessario anche “rimodulare gli orari delle linee periferiche o a bassa frequentazione, prevedendo la possibilità di limitare il servizio in alcune fasce giornaliere a minor impatto per concentrare uomini e mezzi sulle linee da intensificare”.
Il sindacato dei trasporti della Cgil esprime infine profonda preoccupazione riguardo “le linee metropolitane che saranno costrette a inevitabili rallentamenti e chiusure a causa delle imminenti cantierizzazioni per recuperi strutturali e revisioni ministeriali. Le condizioni drammatiche delle ferrovie concesse, e soprattutto della Roma Lido, rappresentano a pieno le nostre preoccupazioni. Non c'è più tempo. Sono in gioco le condizioni di lavoro, la qualità e l’efficienza del servizio pubblico offerto alla cittadinanza”.