La sera di domenica 23 novembre 1980 in Irpinia la terra trema. La scossa principale raggiunge il decimo grado della scala Mercalli (6.8 sulla scala Richter) devastando 687 comuni con conseguenze drammatiche per le popolazioni del triangolo di terra compreso tra le città di Avellino, Potenza e Salerno: il bilancio è di quasi tremila vittime, diecimila feriti e trecentomila sfollati.

Questa sera dalle 19 la Camera del lavoro di Avellino commemora i 44 anni dal sisma con un'iniziativa nella suggestiva cornice del centro storico di Atripalda, in piazzetta degli Artisti, insieme alle associazioni Laika e Lupus in Fabula. "Abbiamo deciso di organizzare una breve ma intensa performance di audio e video - spiega la segretaria generale della Cgil di Avellino, Italia D’Acierno - un momento per tenere viva la memoria collettiva e rinnovare il nostro impegno verso la comunità Irpina”.

Paesi aggrappati alle frane
Paesi aggrappati alle frane

 

Vinicio Capossela | Paesi aggrappati alle frane (2020)
Le riflessioni dell'artista irpino a 40 anni dal sisma

"Il terremoto in Irpinia - continua la dirigente sindacale - è un dramma da non dimenticare, in particolare per gli effetti determinati nelle aree interne del Mezzogiorno. A 44 anni da quei giorni, sentiamo sempre la necessità e il dovere di ricordare e riflettere insieme sul significato di quel tragico evento. Vogliamo condividere un momento di raccoglimento e riflessione - conclude Italia D'Acierno - ricordando chi ha vissuto sulla propria pelle quei giorni difficili per riaffermare il valore della solidarietà e porre l'attenzione sulle criticità ambientali e naturali che caratterizzano il nostro territorio per cui sono necessarie cure e progetti di prevenzione".