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Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno partecipato stamattina alla riunione del tavolo della moda, presieduta dal ministro Adolfo Urso presso il dicastero delle Imprese e del made in Italy. All'incontro hanno preso parte le segreterie nazionali delle tre federazioni e le strutture confederali di Cgil Cisl Uil, oltre ai rappresentanti del dicastero stesso e le Associazioni imprenditoriali di categoria.
“Il sistema della moda in Italia è costituito da quasi 66mila aziende, occupa circa 600mila addetti e ha un fatturato di quasi 100 miliardi di euro. Come sindacati, fra le altre cose, abbiamo chiesto: l'applicazione delle norme a tutela della prevenzione e sicurezza sul lavoro; una ulteriore riduzione del cuneo fiscale, perché aumenti il netto in busta paga di chi lavora; politiche contro la concorrenza sleale e i fenomeni di dumping contrattuale; il rafforzamento delle politiche di reshoring, affinché le aziende italiane riportino all'interno del perimetro nazionale le loro produzioni tuttora all'estero; la necessità di risorse certe a favore della formazione tecnica e professionale, utilizzando al meglio quanto disponibile nel fondo nuove competenze e nei fondi interprofessionali; il sostegno a favore dei processi di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”, hanno fatto presente i segretari nazionali dei tre sindacati e i rappresentanti confederali, rispettivamente Sonia Paoloni e Ugo Cherubini della Filctem nazionale e Silvia Spera della Cgil, Raffaele Salvatoni con Erminio Sciore della Femca nazionale e Giorgio Graziani della Cisl confederale, Daniela Piras e Benedetta Missaglia rispettivamente segretarie generale e nazionale Uiltec, Giovanni D'Anna della Uil confederale.
“Sono necessarie politiche di incentivi vincolate a obiettivi per il rispetto della legalità, per l’applicazione dei contratti nazionali di lavoro firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, per il mantenimento e l’incremento dei livelli occupazionali. Rimaniamo fermamente convinti che l’appuntamento di quest’oggi del tavolo della moda debba trovare dei riscontri in momenti successivi, attraverso ‘tavoli’ specifici, articolati e operativi, che possano consentire al Governo di passare rapidamente dalla fase di ascolto delle parti a una concreta di attuazione esecutiva” hanno concluso i rappresentanti dei sindacati, presenti oggi all’incontro ministeriale.