Anche gli studenti in piazza contro le mafie. Al corteo di Libera che il 21 marzo invade le strade di Trapani per la trentesima Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della mafie, ci sono anche i giovani delle organizzazioni studentesche con la parola d’ordine “Ribellati!”. L’obiettivo dell’Unione degli studenti, Link Coordinamento universitario e Rete della conoscenza è ribadire che la lotta alla criminalità organizzata è una battaglia ancora aperta.

“Le mafie continuano ad affliggere i nostri territori, si trasformano, cambiano volto, ma restano una minaccia concreta per la nostra società – afferma Martina Lembo Fazio, delegata antimafia dell'Unione degli studenti –. Per questo siamo qui: non solo per ricordare chi ha perso la vita per mano della mafia, ma anche per affermare che il problema è tutt'altro che superato".

I giovani in corteo mandano un segnale che richiama l'urgenza di un cambiamento. La scelta della Sicilia come luogo simbolo della manifestazione non è casuale: rappresenta una sfida e un'opportunità per costruire una società libera dalla violenza mafiosa e dall'omertà.

"Davanti alla mafia non possiamo restare immobili - aggiunge Simone Cigliano della Rete della conoscenza -. La criminalità organizzata si è evoluta nel tempo: non la vediamo più in modo plateale, ma questo non significa che sia scomparsa".