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L’Uisp è una delle oltre 90 associazioni di cittadinanza attiva che, riunite insieme alla Cgil nell’assemblea ‘Insieme per la Costituzione’, hanno deciso di mobilitarsi appunto per difendere la Carta costituzionale, e, ancor più, direi, per la sua attuazione, un percorso per cui chiediamo la massima attenzione e condivisione. Sabato 24 giugno a Roma ci sarà la prima tappa, con la manifestazione nazionale in difesa del diritto alla salute e del Servizio sanitario nazionale, pubblico e universale. La prossima è prevista il 30 settembre sul diritto al lavoro.
È davvero inconcepibile solo il pensare che nel nostro Paese le persone che rinunciano a prestazioni sanitarie necessarie perché troppo costose o per attese troppo lunghe sono ormai oltre 4 milioni, così come, in anni di continuo definanziamento della sanità pubblica e di privatizzazione, i cittadini siano arrivati a spendere oltre 40 miliardi di euro l’anno per curarsi, andando ad erodere stipendi, pensioni e, laddove presenti, risparmi di una vita.
Arriviamo a questi appuntamenti avendo in questi ultimi mesi rafforzato l’impegno in rete con tante altre organizzazioni di terzo settore, attraverso tante iniziative comuni su temi sociali, economici, ambientali, della pace, dell’istruzione, dei diritti. Ambiti su cui la Costituzione è messa a dura prova e su cui abbiamo condiviso il bisogno, ciascuno nella propria soggettività, di dare vita a momenti collettivi di confronto e approfondimento per un nuovo modello di sviluppo e società.
Ed è proprio sull’asse dei diritti, delle persone al centro, che si declina il percorso associativo dell’Uisp, da 75 anni, sempre al fianco dei valori della Costituzione, attraverso la promozione sportiva e sociale, lo strumento dello sport di base e per tutti, l’attività fisica, fattori importantissimi di educazione, di prevenzione primaria e promozione della salute. Fattori di welfare comunitario, con il loro portato di valori di civiltà: accoglienza, integrazione, valorizzazione delle diversità, contrasto all'esclusione e all'emarginazione.
Insomma, sport come diritto universale di cittadinanza, sempre più di matrice europea, presidio di democrazia e bisognoso delle giuste tutele pubbliche, a partire da un vero e concreto riconoscimento del suo valore sociale che, ormai possiamo affermarlo, arriverà nelle prossime settimane all’art. 33 della Costituzione, con l’inserimento del comma ‘La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme'. A questo riconoscimento occorrerà dare gambe solide e prevederne gli idonei sostegni al pari delle altre politiche pubbliche per cui scendiamo in piazza.
Le attività sportive siano davvero riconosciute come attività di interesse generale fondamentali per il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, progetto di vita di milioni di cittadini. E allora non possiamo non pensare ad un altro ambito di importante attualità, proprio tra salute e lavoro, ossia alla imminente entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo, il prossimo 1 luglio. Lo abbiamo detto in tutte le sedi e in ogni occasione, si riconoscano le giuste tutele alle centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici e i giusti sostegni ad un tessuto associativo, quello sportivo, che ancora i recenti dati Istat, fotografano come ben un terzo del non profit italiano. Questi sono per noi punti fondamentali su cui declinare il nostro specifico sostegno alla mobilitazione per difendere la Costituzione, per difendere i cardini del nostro vivere civile, da Nord a Sud del nostro Paese.
Tiziano Pesce è presidente nazionale Uisp