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"Alle 3.36 della notte del 24 agosto 2016 un terribile terremoto devastò, tra le altre zone dell’Italia centrale, la provincia orientale di Rieti uccidendo 303 persone, provocando danni nei 15 paesi del cosiddetto cratere e radendo al suolo, riducendole a un ammasso di macerie, in particolare Amatrice e Accumoli". Così, in una nota, la Cgil di Rieti Roma est Valle dell'Aniene, la Cisl di Roma Capitale Rieti e la Uil di Rieti.
"A tre anni di distanza da quella drammatica notte, cui seguì purtroppo un'ulteriore violentissima scossa il 30 ottobre, - continua la nota - constatiamo con profondo rammarico e indignazione che nessuno degli impegni assunti dai governi nazionali che si sono succeduti è stato realizzato, ma nemmeno mai avviato".
"Tutto ciò nonostante l’impegno dei cittadini che continuano, nonostante tutto, a non voler abbandonare questo territorio, come pure dei sindaci, dei sindacati, delle rappresentanze delle imprese, delle associazioni e anche della Regione Lazio con l’accordo sottoscritto nel giugno 2017 e periodicamente monitorato. Il tema delle infrastrutture e dell’avvio di una seria politica di investimenti per lo sviluppo sono rimasti disattesi come dimostra da ultimo la vicenda delle delibere del Cipe del 24 luglio scorso in cui mancano gli ulteriori finanziamenti, pure promessi, per i lavori per la Salaria". La crisi politica aperta nei giorni scorsi, poi, "rischia di produrre un ulteriore allungamento dei tempi e quindi di aggravare ulteriormente una situazione ormai al limite".
Le sigle quindi concludono: "Ci appelliamo alle forze politiche affinché il nuovo governo, che si formerà prima o dopo le elezioni, intervenga con la massima urgenza e determinazione per affrontare la gravissima condizione del territorio colpito dal quel terribile sisma. Richiamiamo tutti alle loro responsabilità: non è più il tempo dei proclami o delle promesse. I cittadini e i lavoratori hanno diritto che si passi ai fatti. Non c’è più tempo da perdere. Ci riserveremo in ogni caso di assumere tutte le iniziative necessarie".