La Regione Piemonte e il Comune di Torino hanno inviato un esposto alla procura della Repubblica contro Francesco Polacchi, dirigente di CasaPound che con la sua casa editrice Altaforte è al centro di polemiche sul Salone. Le due amministrazioni, “alla luce delle dichiarazioni sul fascismo rilasciate a mezzo stampa e attraverso emittenti radiofoniche dal signor Francesco Polacchi ('io sono fascista', l'antifascismo è il vero male di questo Paese', ecc.) ritengono il rappresentante della casa editrice Altaforte e la sua attività professionale nel campo dell'editoria estranee allo spirito del Salone del libro e, inoltre, intravvedono nelle sue dichiarazioni pubbliche una possibile violazione delle leggi dello Stato”.
Regione e Comune chiedono dunque che “i magistrati possano valutare se sussistano i presupposti per rilevare il reato di apologia di fascismo (legge Scelba 645 del 1952) e la violazione di quanto disposto dalla legge Mancino 305 del 1993 e, nello specifico, l'articolo 4 che prevede venga punito chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”. Una decisione assunta “nella convinzione che anche la forma più radicale dell'intolleranza vada contrastata con le armi della democrazia e dello stato di diritto”.