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"Le parole pronunciate dal Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, sulla Sacal sono pesanti come pietre, squarciano ancora di più le torbide ombre che si agitano attorno alla società di gestione aeroportuale calabrese e lasciano intravedere scenari che la Procura nel tempo dovrà decifrare. La Cgil e la Filt Calabria, in coerenza con il lavoro svolto e le denunce pubbliche di questi mesi, sostengono la chiara e inequivocabile scelta di Occhiuto, perché oggi è necessario ricostruire un percorso di trasparenza e il rafforzamento democratico di una società che deve svolgere un importante servizio pubblico". Così Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria, Nino Costantino, segretario generale Filt Calabria, Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area vasta CZ-VV-KR.
"Ribadiamo, dunque, la nostra proposta di revoca della concessione con contestuale nomina di un commissario per il tempo sufficiente per un nuovo bando di gara garantendo, come garantito dallo stesso ministro Giovannini, l’occupazione di tutti i lavoratori. Anche il giudizio del presidente Occhiuto sulla mancanza di fiducia nel management aziendale, a cominciare dal presidente del cda De Metrio, è perfettamente coincidente con le nostre denunce dei mesi e delle settimane passate", continuano i tre sindacalisti.
"E’ necessario, quindi, che il presidente Giulio De Metrio rassegni prima possibile le dimissioni per consentire una più agevole e pubblica ricostruzione democratica della società. Gli aeroporti calabresi sono infrastrutture fondamentali per la mobilità, per lo sviluppo economico e turistico della Calabria e non possono essere gestiti con sufficienza, con piglio padronale e in disprezzo dei diritti delle persone che lavorano, degli stagionali e dei cittadini", aggiungono i tre dirigenti sindacali.
"La Filt è stata costretta a rivolgersi al giudice del lavoro già in passato per ottenere il piano industriale, che non può essere nascosto e negato a chi ne ha diritto, e che, come noi, svolge la delicata funzione di rappresentanza del lavoro. Anche per questo diffidiamo la società a non compiere nelle prossime ore atti discriminatori e sbagliati, come possono essere nuove esternalizzazioni di servizi aeroportuali, alla stregua di quanto avvenuto fra luglio e agosto. Qualsiasi attività lavorativa deve essere garantita dai lavoratori della Sacal spa e Sacal gh, oltre che dagli stagionali che dovranno essere rioccupati per la stagione invernale", concludono i tre esponenti Cgil.