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Lo sconcerto corre sulla chat e sulle cronache di giornale, sui post social condivisi e commentati e nel vecchio passaparola. Già da qualche giorno, quando è diventato certo che Forza Nuova, il movimento neofascista, apre, proprio nel pomeriggio di oggi, domenica 30 marzo, ore 18:00, una nuova sede nel cuore di Roma, a via Lucca, a poca distanza da Piazza Bologna, dalla sinagoga di via Padova e da una sede dell’Anpi, nello stesso quadrante cittadino della sede nazionale della Cgil che il 9 ottobre del 2021 fu assaltata da una folla di violenti alla testa della quale c’erano proprio i capi di Forza Nuova, sotto processo per quell’azione squadristica.
E nonostante persino il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, abbia espresso preoccupazione e forte critica su questo ennesimo pezzo di territorio urbano che da oggi dovrà sopportare la presenza della falange di estrema destra, nessuno ha potuto o voluto evitarlo.
Cgil: “Prefetto scongiuri apertura sede”
Il Prefetto di Roma “scongiuri l’apertura di una nuova sede di Forza Nuova nel Municipio II”. È quanto chiede, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio. “Leggiamo con preoccupazione dell’inaugurazione di una sede di Forza Nuova nel II municipio di Roma. Ci appelliamo al Prefetto di Roma affinché scongiuri l’apertura di uno spazio legato a un’organizzazione neofascista ed eversiva, i cui leader sono a processo per l’assalto alla sede nazionale della Cgil e per alcuni dei quali sono già arrivate pesanti condanne”, sostiene la Cgil.
“Forza nuova va sciolta, come chiediamo da tempo, perché rappresenta una minaccia concreta per la democrazia e la sicurezza del nostro Paese. I suoi leader ed aderenti negli anni si sono resi responsabili di aggressioni razziali, atti di antisemitismo e negazionismo, blitz contro le sedi dei giornali e dei sindacati. Roma è Capitale della Resistenza, a Roma non può esserci spazio per chi fa della violenza e della negazione della democrazia pratica politica. Ci aspettiamo una reazione ferma da parte di tutte le istituzioni e le forze democratiche della città”, conclude la nota della Cgil.