Al via, dal primo gennaio 2025, la nuova riforma della disabilità, prevista dalla legge n. 227 del 2021 e dal decreto legislativo n. 62 del 2024. Si comincia con una sperimentazione su nove province italiane, per poi passare dal primo gennaio 2026 a una attuazione su tutto il territorio nazionale. A darne notizia è l’Inca, il patronato della Cgil, che insieme a Cgil e Spi da oggi ha reso pubblici i materiali di una campagna informativa diretta alle cittadine e ai cittadini.
Riforma della disabilità: cosa cambia
La procedura di accertamento della condizione di disabilità, fino a oggi, prevedeva una serie di visite mediche separate. Con la revisione dei processi valutativi di base prevista dalla riforma, verranno valutati in un’unica visita medica, la Valutazione di Base, effettuata da una Commissione dell’Inps:
• invalidità civile, cecità civile, sordità civile, sordo-cecità civile, condizione di disabilità in età evolutiva e ai fini dell’inclusione lavorativa
• condizione di disabilità ai sensi della Legge 104/92
• indennità di accompagnamento
• presupposti per la concessione di assistenza protesica, sanitaria e riabilitativa
• requisiti necessari per l’accesso ad agevolazioni fiscali, tributarie e relative alla mobilità
La valutazione terrà in considerazione sia gli aspetti prettamente sanitari sia l’aspetto sociale, cioè la relazione tra la persona con compromissioni fisiche o psichiche e l’ambiente in cui vive o lavora, oltre alle barriere che ne possono limitare la partecipazione ai contesti di vita quotidiana. La richiesta per la Valutazione di Base si attiva con la trasmissione telematica di un certificato medico introduttivo compilato da un professionista esperto.
Riforma della disabilità: in quali province si sperimenta nel 2025
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, verrà sperimentata la riforma della disabilità nelle seguenti province: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari, Trieste. Le nuove procedure previste dalla riforma verranno attuate in tutto il territorio nazionale a partire dal 1° gennaio 2026.