"L’imminente proroga dell’ordinanza rifiuti da parte della Regione Lazio è un atto dovuto per evitare il peggio, ma non basterà. L'ennesima emergenza rifiuti che colpirà la Capitale d'Italia nelle prossime settimane doveva essere evitata. Sembra che tutti siano rassegnati alla ineluttabilità della ciclicità delle crisi". Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.
"È davvero incredibile che in una situazione come quella che stiamo vivendo, e dopo neanche cento giorni, i vertici aziendali di Ama siano nuovamente in bilico nell’assoluto silenzio di chi quei vertici li ha nominati. Bocciato il progetto di bilancio, bocciato l'ultimo piano operativo presentato dall'azienda. Nonostante la proroga dell’ordinanza, è impossibile in queste condizioni sperare in un miglioramento della situazione", continua il comunicato.
"Sosteniamo la mobilitazione dei lavoratori, indetta dalle federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Fiadel. Ma serve una riscossa civica di tutte le forze politiche e sociali della città. Le aziende pubbliche sono patrimonio dei cittadini, non delle istituzioni. Occorre uno sforzo collettivo per costringere la politica tutta, a partire dal governo, ad affrontare seriamente il problema rifiuti a Roma. La sindaca deve assumersi le sue responsabilità e spiegare ai cittadini perché la più grande azienda dei rifiuti del Paese non ha un bilancio, non ha un piano industriale, costringe gli operatori a lavorare in condizioni disastrose. In una parola, non ha futuro", denuncia il sindacato.
"Dopo tre anni di mandato, non possiamo che constatare come le politiche e la gestione delle Partecipate siano un fallimento dell'amministrazione Raggi. L'impasse in cui ci troviamo necessita di misure e interventi straordinari. Non si può restare inermi e vedere sprofondare la città. Il 3 ottobre, nello spazio Luiss Enlabs di Termini, abbiamo promosso la tavola rotonda 'Rifiuti come risorsa'. Sarà l'occasione per provare a dare un contributo sul tema e proporre alcune azioni concrete da intraprendere", concludono le sigle sindacali.