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Le Camere del Lavoro Metropolitane di Bologna e Napoli insieme nel ricordo della strage di Natale, l’esplosione all’interno della Grande Galleria dell’Appenino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, provincia di Bologna, del treno Rapido 904, avvenuta il 23 dicembre 1984 quando il convoglio, partito dalla stazione Centrale di Napoli alle 12:55 con destinazione Milano, viene spezzato in due dalla bomba piazzata all’interno di un vagone, provocando la morte sul colpo di 15 persone, il ferimento di altri 267 passeggeri e, un anno più tardi, la morte in conseguenza delle gravissime ferite riportate di Gioacchino Taglialatela, la sedicesima vittima.
Nel quarantennale della strage, alle celebrazioni in programma lunedì 23 dicembre alle ore 12:00 alla stazione centrale di Napoli parteciperà una delegazione della Cgil bolognese composta da Gianni Monte, Cristina Pattarozzi e Susanna Sandri, della segreteria della Camera del lavoro metropolitana, per rinsaldare il gemellaggio di memoria e impegno nel segno delle stragi ferroviarie dell’Italicus, della stazione di Bologna e del Rapido 904.
“La Cgil – si legge in una nota – è sempre stata al fianco dell’associazione tra i familiari delle vittime, presieduta da Rosaria Manzo, supportando la battaglia per ottenere piena verità sui reali motivi che portarono alla strage”.
“In tempi difficili come questi, in cui la memoria e la cultura del rispetto per le vittime sono quotidianamente messe in discussione da tentativi di riscrivere la storia tragica del nostro Paese – dice Gianni Monte, della segreteria Cgil Bologna – essere insieme, come Camere del Lavoro, contro il terrorismo nero, le mafie e le degenerazioni dei servizi segreti, rappresenta un antidoto fondamentale per preservare la cultura democratica da sempre baluardo della Cgil”.
“In occasione del quarantennale della strage – dice il segretario generale della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci – insieme ai compagni e alle compagne della Cgil Bologna saremo alla stazione centrale per le commemorazioni ufficiali. Un legame, quello tra le nostre due città e le Camere del Lavoro, che fu subito molto forte con la città che, con ancora addosso le ferite di un’altra strage, quella del 2 agosto 1980, si dimostrò solidale e accogliente con i feriti e i superstiti del Rapido 904. Un legame che oggi vogliamo rinsaldare e che, insieme all’associazione dei familiari, vogliamo tenere vivo nel tempo portando avanti non solo la memoria di quanto accade ma soprattutto l’impegno per ottenere verità e giustizia per le vittime di quella strage, che resta una ferita aperta nel nostro Paese e nella democrazia”.