“Mille giorni senza contratto”. Dalle pagine del quotidiano La Repubblica arriva la denuncia di Pietro Colapietro, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil. Tra le categorie coinvolte anche i vigili del fuoco, che da tempo chiedono assunzioni per reintegrare gli organici e limitare l’abuso degli straordinari, oltre che il rinnovo del contratto. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il governo che da una parte ribadisce a parole l’importanza degli uomini e delle donne in divisa, ma dall’altra non fa nulla di concreto.

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“Oggi segnaliamo con preoccupazione che il contratto di lavoro dei poliziotti italiani, così come quello di carabinieri, finanzieri, penitenziari e militari, è scaduto da ben mille giorni – denuncia Colapietro – Come poliziotti democratici siamo profondamente preoccupati dall’atteggiamento di questa classe politica, che non solo non investe nuove risorse nella sicurezza, ma si limita a rispondere in modo demagogico e superficiale agli attuali problemi, adottando misure securitarie che non affrontano le reali necessità. Il governo non sembra preoccuparsi delle carenze negli organici né della situazione contrattuale dei lavoratori delle forze dell’ordine”.

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Se la polizia si lamenta, non va meglio ai vigili del fuoco: “Rispetto a una dotazione organica già carente, che non tiene conto dell’effettivo fabbisogno, mancano 4.000 persone tra unità operative e dipendenti amministrativi. Ma ne servirebbero almeno altrettante in più, perché altrimenti non si riesce a sostenere l’eccesso di lavoro legato a tutti gli interventi di soccorso legati al cambiamento climatico”, denuncia il coordinatore nazionale della Fp Cgil Vigili del fuoco Mauro Giulianella. Il risultato è che “per far fronte comunque a tutte le richieste di soccorso si sacrificano i riposi e la formazione”, aggiunge il sindacalista dalle pagine di Repubblica.

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