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Se le parole sono importanti, espressioni come “carico residuale” e “sbarco selettivo” dovrebbero essere bandite dal vocabolario della decenza umana. E invece nell’Italietta del me-ne-frego diventano hashtag di governo. Più indecente della cattiveria è la cattiveria di Stato. L’autoritarismo pavido e stolto di chi si fa gigante con chi non ha voce e si trasforma in nano al cospetto di un Al-Sisi qualsiasi. Poveri, disoccupati, studenti, ora i profughi: quali colpe imputare loro? Se non quella di vivere in una contemporaneità infame, dove il diritto a esistere è messo ogni giorno in discussione dai vecchi e nuovi barbari incravattati di potere. Relegato nella burocrazia delle scartoffie ministeriali. Annegato al largo di una Penisola assuefatta all’orrore. Pietà l’è morta e anche io, in questo maledetto Belpaese, non mi sento tanto bene.