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Giovedì 10 febbraio, il prefetto Massimo Mariani ha convocato e incontrato, presso la Prefettura di Reggio Calabria, Celeste Logiacco (segretaria henerale Cgil Gioia Tauro) e Francesco Alì (Politiche abitative Cgil Calabria). L’incontro, richiesto dal sindacato, nasceva dalla volontà dei due sindacalisti di dare un seguito al recente "Consiglio territoriale sull'immigrazione", convocato proprio dal Prefetto con l'obiettivo di monitorare il fenomeno del caporalato nella Piana di Gioia Tauro, affrontare il tema della messa in sicurezza dei migranti presenti sul territorio e quello del problema alloggiativo.
A parere di Logiacco e Alì, il tema delle politiche abitative può essere affrontato, in questo momento, anche combinando tra loro diversi strumenti, tra i quali i recenti Accordi Territoriali per i contratti di locazione a canone concordato (siglati da Sunia-Cgil Calabria, Sicet-Cisl e Confedilizia Reggio Calabria nei Comuni di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando), nonché due Pnrr, quello sulla valorizzazione dei beni confiscati e quello sulla rinascita dei borghi.
Celeste Logiacco e Francesco Alì hanno esposto i contenuti e le finalità degli Accordi Territoriali che si pongono l’obiettivo di offrire benefici economici per i proprietari, per gli inquilini e per l’intera comunità, proponendo canoni calmierati e sconti fiscali per inquilini e proprietari, quindi maggiori entrate per le casse comunali, non attraverso un meccanismo punitivo, ma di premialità.
L’accordo territoriale potrà dare un forte impulso alle politiche abitative dell’intero territorio perché consente di affrontare l’emergenza abitativa delle famiglie in affitto che hanno subito forti contrazioni di reddito a causa della riduzione o della perdita del lavoro e andare incontro alle difficoltà dei proprietari che non ricevono da molti mesi i canoni di affitto.
L’accordo potrà, inoltre, favorire l’uscita dal degrado abitativo dei migranti regolari presenti sul territorio le cui condizioni di povertà e sicurezza sanitaria si sono aggravate a causa della crisi sanitaria ed economica. Percorso che dovrà essere accompagnato da politiche di contrasto al lavoro nero con persone costrette ad una vita durissima, esseri umani che, come emerso anche dalle tante inchieste giudiziarie, sono spesso sfruttate da ‘schiavisti’ senza scrupoli.
Su questi temi Logiacco e Alì hanno manifestato la disponibiltà a partecipare ad iniziative di promozione territoriale degli accordi nei territori, insieme alle altre organizzazioni firmatarie e alle istituzioni territorialmente competenti, auspicando un tavolo in Prefettura, anche alla presenza dell’Anci e della Regione Calabria, per dare avvio formale e simbolico a queste attività. I sindacalisti hanno passato in rassegna anche altri due strumenti che potrebbero aiutare il territorio ad affrontare il tema dell’emergenza abitativa.
Si tratta di due programmi del Pnrr: l’Avviso pubblico (duecentocinquanta milioni di euro) per la presentazione di progetti di valorizzazione e ri-funzionalizzazione di beni confiscati rivolto agli enti locali, per la restituzione alla collettività e reinserimento di tali beni nel circuito legale dei territori di appartenenza, la cui scadenza è datata 28 febbraio e il Pnrr inerente l’attrattività dei Borghi (1.020 milioni di euro), che scadrà il prossimo 15 marzo. Il primo Pnrr, hanno sottolineato Logiacco e Alì, è importante perché i beni confiscati, che in questi anni avrebbero potuto essere utilizzati per alleviare il disagio abitativo, presentavano in molti casi l’ostacolo rappresentato dalle pessime condizioni in cui versavano, condizioni che nei fatti ne hanno impedito l'utilizzo.
L’avviso è rivolto alle Regioni del Meridione in cui si concentra il maggior numero di beni che resta inutilizzato, tra queste la Calabria. L’investimento sui borghi è dedicato a progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati e a progetti per la rigenerazione culturale e sociale con una dotazione destinata anche a sostenere le imprese localizzate nei Comuni interessati che svolgono attività collegate ai progetti presentati. Il Prefetto ha ascoltato con attenzione le proposte del sindacato, manifestando grande interesse per gli strumenti proposti e, proprio per questo, ha richiesto un documento prontamente consegnato.