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"Mi auguro che il governo possa aprire una fase diversa, che sappia ascoltare e confrontarsi ma che soprattutto sappia fare le cose per bene". Così Ivan Pedretti, segretario generale dello Spi Cgil, il sindacato dei pensionati, in un post su Facebook: "Le nostre proposte sono sul tavolo da tempo - prosegue -, le abbiamo costruite insieme a Cisl e Uil e nel confronto con i nostri militanti, attivisti e iscritti. Le ricordo perché non vorrei che sparissero dai radar e perché non le ritrovo in nessuno dei punti del programma di governo: meno tasse per i pensionati che le pagano tutte e fino all'ultimo centesimo; una legge nazionale sulla non autosufficienza per rispondere ai bisogni di milioni di persone anziane e delle loro famiglie; una sanità pubblica che garantisca il diritto universale alle cure e che sia finanziata in modo adeguato; la possibilità di andare in pensione prima per le donne e per chi svolge lavori faticosi, gravosi e usuranti. Per noi conta sempre il merito, come è nella storia e nella natura del sindacato", conclude Pedretti.
In una intervista a RadioArticolo1 a cura di Paolo Andruccioli, Pedretti ha parlato in particolare della necessità di aumentare le pensioni basse dei lavoratori che hanno versato contribuiti per 40 anni e che ora si ritrovano con assegni previdenziali neppure dignitosi. "Si tratta di ripartire dal percorso avviato nel 2016 rivalutando quindi il valore delle pensioni e riscrivendo il sistema dei differenziali. L’altra grande questione – oltre al problema dell’eguaglianza tra donne e uomini anche in campo previdenziale – riguarda il lavoro precario e discontinuo di migliaia di giovani: va introdotta subito una pensione di garanzia. Altro tema centrale riguarda la condizione sociale degli anziani. E’ necessario varare una legge nazionale per la non autosufficienza che i sindacati dei pensionati e confederali invocano da anni. Il governo uscente – fa notare Pedretti – ha convocato le associazione dei disabili. Il nuovo governo ora dovrà ascoltare anche i sindacati dei pensionati non solo sulle questioni previdenziali, ma anche sulle proposte sulla non autosufficienza".