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Quella scritta che campeggia su uno sfondo rosso, e ricorda a chi passa sull'A1 la storia della Resistenza e dell'antifascismo, la Società Autostrade vorrebbe cancellarla. L’opera è stata realizzata dall’Istituto per la storia della Resistenza di Reggio Emilia per omaggiare la memoria dei martiri della Resistenza e ricordare la rappresaglia fascista di Villa Sesso nel dicembre del ’44. Per Autostrade sarebbe pericolosa. Per tutti gli altri no. E nemmeno per la Cgil. “Autostrade dovrebbe occuparsi delle manutenzioni di ponti e viadotti, dei servizi igienici e delle aree di ristoro, ricordandosi che gestisce un bene pubblico dei cittadini, invece che pensare a rimuovere o coprire un murales”. Così il segretario generale della Cgil Reggio Emilia, Cristian Sesena, sulla richiesta della Società Autostrade di cancellare, coprire o rimuovere il murales che ritrae i partigiani reggiani.
“Una pretesa di questo tipo - continua Sesena - si presta subito a letture negative: la storia di un territorio, la sua memoria, sono motivo di distrazione e pertanto andrebbero rimosse, lasciando il vuoto al loro posto? Sono interrogativi che ci poniamo sempre più spesso, ad esempio, quando ciclicamente, a ridosso del 25 aprile, qualcuno vuole riabilitare il fascismo soccombente per sminuire la portata delle lotte di liberazione partigiane, o dedicare questa ricorrenza alle vittime del covid come è successo quest’anno. Come Cgil riteniamo che il murales debba rimanere esattamente dove è per essere visto, dalle persone che transitano, perché Reggio Emilia è in quella storia e quella storia non si cancella, non si copre e non si sposta altrove”.
Di fronte alla levata di scudi di istituzioni e società civile, Autostrade ha poi innescato la retromarcia sancendo col municipio l’armistizio per trovare "una soluzione condivisa". Ed è ancora Sesena a commentare positivamente la notizia sul proprio profilo Facebook: "Non distrae gli automobilisti, al limite li educa; considerare la storia e la memoria come distrazione è un vizio brutto di questi mala tempora. Bene la marcia indietro di Autostrade ancor meglio le reazioni della società reggiana", commenta il dirigente sindacale.