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Un operaio dell’Agenzia regionale attività irrigue e forestali è morto nelle campagne tra Ceglie Messapica e San Michele Salentino nel brindisino mentre era impegnato nelle operazioni di spegnimento di un incendio che stava divorando ulivi secolari. Parte del tronco di un grosso albero lo ha schiacciato non lasciandogli scampo. Si tratta di Mario Rutiglio, 67 anni di Ostuni, sarebbe andato in pensione fra non molto. Altri due colleghi sono rimasti feriti.
“Abbiamo il timore che la squadra fosse sottodimensionata ma attendiamo fiduciosi l’esito delle indagini per poterne stabilire con certezza dinamiche e responsabilità”, hanno dichiarato in una nota congiunta i segretari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, La Fortuna, Toraldo e Vizzino.
Che aggiungono: “Quante altre lacrime, quanta sofferenza e disperazione dobbiamo continuare a soffrire prima di scrivere la parola fine? La sicurezza e la formazione costituiscono la premessa essenziale per una seria politica preventiva per un lavoro svolto in sicurezza. Analogamente una legge speciale per i crimini da infortunio sul lavoro non può più essere rinviata”.
“Si continua a morire sul lavoro, – dichiarano Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia e Luigi Lonigro, segretario generale della Fp Cgil Puglia – sono morti che non possiamo accettare. Non è possibile che un lavoratore si debba recare al lavoro e non debba avere la certezza che poi si torni a casa dai propri cari. In questo 2024, purtroppo stiamo assistendo ad un incremento delle morti sul lavoro. È evidente che qualcosa non quadra, sicuramente non si presta la giusta attenzione alla sicurezza sul lavoro”.