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La Ocean Viking in approdo al porto di Ancona con un carico di migranti salvati nel Mediterraneo e costretti a una lunga traversata da norme che obbligano le navi delle ong ad approdare in luoghi stabiliti dal ministero dell’Interno. Ad accoglierli troveranno un presidio di persone “indignate per le modalità con cui è stato gestito il soccorso” che mette a repentaglio la salute dei sopravvissuti.
L’appuntamento è alle 18.45 a Porta Pia, ad Ancona, dove una serie di associazioni ha organizzato il presidio per portare “solidarietà ai naufraghi e all'equipaggio”. Tra le tante sigle anche la Cgil Marche. “Vogliamo dimostrare accoglienza ai migranti e dare un segnale di come rigettiamo e condanniamo quanto sta avvenendo nella gestione delle politiche migratorie in Italia”, ci dice Eleonora Fontana, segretaria regionale del sindacato.
La segretaria sarà tra coloro che si recheranno al porto di Ancona al momento dello sbarco dei 336 migranti, tra i quali ci sono inoltre almeno 35 minori non accompagnati. Le associazioni, in un comunicato, trovano incomprensibile la destinazione attribuita alla Ocean Viking “considerando che la nave è approdata al porto di Catania ma solo a 23 persone è stato consentito di sbarcare. Non si arresta la strage che avviene nei nostri mari ai danni di chi disperatamente insegue la speranza di una vita migliore e fugge da guerre, persecuzioni, povertà”.
“Tutto questo è disumano! – proseguono -Siamo impegnati a modificare queste politiche migratorie palesemente contro i diritti umani, a favore di misure che determinino condizioni regolari di ingresso e un vero sistema di accoglienza”. Fontana ricorda che anche in occasione di altri sbarchi, e non solamente, il sindacato si è mobilitato sul territorio anche attraverso la “costituzione di una rete di associazioni impegnate per la pace, per i diritti di donne, uomini e bambini migranti per garantire il diritto alla vita. Perché è inaccettabile che oggi si possa morire di fame, di sete o annegati, mentre si cerca di sfuggire alle miserie del Paese di provenienza”.
Al presidio aderiscono:Cgil, Cisl, Uil Marche, Cgil Ancona, Università per la Pace, Anpi Marche, Cvm, Amnesty Marche, Free Woman Ancona, Associazione Gulliver Sinistra universitaria, Libera Presidio Rocco Chinnici Ancona, Associazione Festa per la libertà dei popoli, Rete Welcome, Gruppo anarchico Kronstadt Ancona, Terza via odv, Associazione Senza confini Ancona, RiBò Unità di strada Falconara, Gruppo Immigrazione Salute delle Marche.