All’ombra del braccio teso da Elon Musk, mentre oltreoceano si insedia Donald Trump alla Casa Bianca e il Kentucky viene inondato da ciclostilati del Ku Klux Klan che mostrano lo zio Sam prendere a calci una famiglia di immigrati, domenica 26 gennaio, ore 11:00, alla vigilia della Giornata della Memoria, l’estrema destra europea (e non solo) risponderà entusiasta all’invito di Forza Nuova e celebrerà un convegno a due passi dalla stazione Termini, nel cuore di Roma.

Europa. Una, libera, sovrana”, questo il titolo della giornata, richiamerà neofasciti e neonazisti da Spagna, Francia, Serbia, Grecia, Germania e Siria sotto l'acronimo di APF (Alliance for Peace & Freedom). I toni sulla presentazione dell’evento sono trionfalistici, citando “l'imminenza della caduta delle forze che hanno tenuto divisa e schiava l'Europa”.

La Cgil di Roma e del Lazio chiede al Prefetto di impedire il raduno

“L’evento, organizzato da Forza Nuova, i cui leader sono stati condannati per aver guidato l’assalto alla sede della Cgil il 9 ottobre 2021, appare fissato in modo deliberatamente provocatorio alla vigilia del Giorno della Memoria –commenta il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Natale Di Cola –. Rivolgiamo un appello al Prefetto di Roma affinché impedisca questo raduno e chiediamo alle istituzioni una risposta ferma, a partire dallo scioglimento delle organizzazioni di matrice fascista e nazista, che continuano a rappresentare una minaccia per la democrazia nel nostro Paese”. 

Anche l’Anpi chiede di vietare il raduno

“Il prossimo 26 gennaio, vigilia del Giorno della Memoria, a Roma, città Medaglia d'Oro al Valore Militare per i fatti della Resistenza e della Guerra di Liberazione, nazifascisti di tutta Europa vorrebbero adunarsi per approfittare dell'onda e del vento che percepiscono favorevoli. A chiamarli è l'organizzazione guidata da un pregiudicato. Le formazioni nazifasciste che rappresentano ospiti e ospitanti sono vietate dalla nostra Costituzione, sono in dichiarato conflitto con le ragioni di democrazia, libertà e uguaglianza su cui è stata ricostruita l'Europa stessa, nata dopo il disastro della II Guerra”.

Il Comitato Nazionale dell'ANPI si unisce a tutte le forze politiche, sindacali e sociali che chiedono alle Istituzioni di vietare siffatto raduno, pericoloso per i cittadini e l'ordine pubblico, potenzialmente eversivo. Richiamano le stesse Istituzioni, che hanno giurato fedeltà alla Costituzione, ad applicare le Leggi in vigore: si sciolgano tutte le organizzazioni che si richiamano al fascismo e al nazismo”.