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È un senegalese di circa 30 anni il migrante trovato morto, stamani, all’interno di una tenda dell’accampamento realizzato sul greto del fiume Roya, a Roverino di Ventimiglia. L’uomo a quanto pare era già malato, e sarebbe deceduto per cause natural, ma le condizioni disagevoli della tendopoli hanno probabilmente contribuito.
“Circa un anno fa il Ministro Piantedosi in visita a Ventimiglia aveva promesso l’apertura di un Pad, punto di accoglienza diffusa. Nulla è stato fatto” – commenta la Cgil Imperia- . Questo Governo non dovrebbe utilizzare il termine ‘accoglienza’ quando tratta delle politiche migratorie, perché utilizzarlo è fuorviante e non risponde alla realtà”.
“Sono anni che la città di frontiera è scenario di questa condizione in cui i migranti sono costretti a dormire all’addiaccio, rivolgersi alle strutture di volontariato per i pasti, soffrire il freddo d’inverno e il caldo d’estate: gli sgomberi non servono a niente perché se non riescono ad entrare in Francia i migranti tornano esattamente nello stesso luogo”, continua il sindacato.
La Cgil chiede quindi che “si metta fine a questa drammatica condizione e si inizi a trattare queste persone come esseri umani, iniziando ad accoglierli in modo dignitoso e per evitare che tragici episodi come quello di oggi tornino a ripetersi”.