“La Cgil è con la Sea Watch, con il suo comandante Carola Rackete e con i 42 migranti a bordo che stremati e bisognosi di assistenza, dopo quattordici giorni di navigazione, cercano in Italia, a Lampedusa, un porto sicuro”. È quanto si legge in una nota della Confederazione.
“Siamo con loro perché - prosegue la nota - è insopportabile questo braccio di ferro che sacrifica vite alle logiche elettorali, politiche, economiche e finanziarie. Siamo con loro perché il divieto di assicurare la salvezza è frutto di una legge sbagliata, disumana e senza scrupoli. Riteniamo che l’obbligo di salvare vite debba valere sempre e comunque per tutti”. “Per questo crediamo - conclude la Cgil - che non sia il momento di restare in silenzio, anzi di agire per una resistenza attiva contro una deriva razzista alla quale non vogliamo abbandonarci”.
Migranti, la Cgil sta con Sea Watch
26 giugno 2019 • 17:20