Il terremoto che 40 anni fa, il 23 novembre 1980, alle ore 19.35, colpì l'Irpinia, la Basilicata e una parte della Puglia, ebbe una magnitudo di 6.9, pari al decimo grado della scala Mercalli e causò quasi tremila morti. Numerosi comuni vicini all'epicentro – tra cui Sant'Angelo dei Lombardi, Lioni, Conza della Campania, Castelnuovo di Conza, Santomenna, Laviano, Muro Lucano – furono praticamente rasi al suolo.
Lo storico Paolo Speranza evoca quei giorni. Si ripercorrono celebri titoli di quotidiani e riviste. “Ricordare – sottolinea – non per volgere lo sguardo indietro ma per far conoscere a chi non c’era la portata tragica di quell’evento e la forza di queste popolazioni che hanno cercato di risollevarsi e ricostruire una prospettiva di vita oltre ad abitazioni civili ed edifici pubblici”.
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