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Giulio “continua a fare cose”. È con queste parole che la Filcams Cgil di Bergamo invita a seguire l’incontro che si terrà venerdì 18 febbraio alle 17 nella sala del centro culturale Daste per ricordare Giulio Regeni, e soprattutto per tenere alta l’attenzione sulla ricerca di verità e giustizia per la morte del giovane ricercatore friulano che nel febbraio del 2016 veniva torturato e ucciso al Cairo.
“Noi siamo e saremo la tua voce” prosegue il titolo dell’iniziativa, alla quale prenderanno parte i genitori di Giulio, Paola e Claudio Regeni: racconteranno il figlio, i percorsi della sua vita, le passioni civili che lo hanno condotto in Egitto, gli ideali e i valori che tengono sempre vive e presenti le sue scelte e le sue esperienze.
A loro si unirà Alessandra Ballerini, l’avvocato per i diritti umani al fianco della famiglia Regeni dalla prima ora, quando di Giulio si erano perse le tracce, e che da sei anni lavora instancabilmente con l’obiettivo di ottenere giustizia.
“L’iniziativa nasce dal desiderio di mantenere viva la memoria di Giulio insieme ai genitori e al loro legale, che continuano a portare avanti un percorso importante, senza essere sempre adeguatamente sostenuti in ambito politico”, spiega Mario Colleoni, segretario generale della Filcams Cgil di Bergamo. “Oggi purtroppo si tende a liquidare rapidamente questioni di tale importanza e a trascurare il paziente e faticoso lavoro di tutela della dignità umana: il tema dei diritti umani dovrebbe tornare in cima alla lista delle priorità e l’intervento concreto in loro difesa prendere il posto della retorica”.
Tra gli ospiti ci sarà Pier Antonio Panzeri, presidente dell’associazione Fight Impunity. “È importante che anche il sindacato continui a battere il tasto sulla vicenda Regeni, per arrivare alla verità e ad individuare le responsabilità per quanto è accaduto”.
Nella distanza che separa dal raggiungimento di questo obiettivo, spiega Panzeri, ci sono le difficoltà che derivano dai rapporti con l’Egitto e le relazioni commerciali che l’Italia intrattiene con quel paese. “Stiamo lavorando anche per arrivare a risolvere positivamente il caso Zaki, ma lo facciamo senza lasciare in secondo piano la questione Regeni, per evitare che la disponibilità ottenuta sul nuovo caso possa essere utilizzata per dimenticare quanto accaduto in passato: Zaki deve essere assolto dall’assurda accusa che gli è stata mossa, ma Regeni deve rimanere al centro”.
All’incontro, che sarà introdotto da Colleoni, prenderanno parte anche Alessandro Pagano, segretario generale della Cgil Lombardia, Marie Arena, europarlamentare e presidente Droi, Annalisa Colombo, responsabile dell’Ufficio Diritti della Cgil di Bergamo, l’avvocato Beppe Guerini e il cantautore Omar Pedrini. Sarà moderato dalla giornalista Daria Locatelli e si potrà seguire online attraverso la pagina Facebook della Filcams Cgil di Bergamo.