PHOTO
Quando costruzione della legalità e costruzione di un diverso modello sociale ed economico vanno a braccetto. È questo il cuore del progetto che trova insieme la Masseria Ferrajoli, bene confiscato alla camorra ad Afragola, e l’Associazione So.Le. Solidarietà e Legalità.
Contrastare la violenza di genere e combattere dispersione scolastica e povertà educativa gli obiettivi fondativi dell’Associazione nata nel 2019 dall’idea di quattro giovani professionisti, e ben radicato nel territorio napoletano. Come fare allora a tenere insieme questi due obiettivi? Formando donne vittime di violenza alle competenze Stem e trasformare alcune di loro in tutor per ragazzi e ragazze, che dall’avvio del nuovo anno scolastico animeranno i Park Stem all’interno della Masseria Ferrajoli.
Il progetto
Proprio lo scorso 8 marzo è stato pubblicato l’Avviso pubblico per il corso di formazione “Nuove competenze per l’autonomia”, aperto a giovani donne vittime di violenza. L’obbiettivo è quello di far sviluppare nuove competenze, quelle più utili a costruire il proprio percorso di autonomia economica indispensabile per raggiungere quella psicologica, sui temi delle discipline Stem (Science, Technolocy, Engieering and Matematics). Il corso sarà suddiviso in cinque laboratori ciascuno di 30 ore, ai quali si aggiunge un focus dedicato agli strumenti di educazione non formale. Venti le donne che saranno selezionate tra quelle che invieranno la domanda entro il 23 aprile via mail a associazionesoleaps@gmail.com o che la consegneranno a mano direttamente alla Masseria Ferraioli.
I partner
Innanzitutto la Masseria Ferraioli, bene confiscato alla camorra ad Afragola e intitolato a un delegato sindacale della Cgil, Antonio Esposito Ferraioli, che ospiterà non solo alcuni corsi ma dall’inizio del nuovo anno scolastico dei veri è propri Stem Park. “Siamo un partner naturale dell’Associazione So.Le. Loro si occupano anche di legalità e noi all’interno della Masseria abbiamo creato una casa rifugio per le donne vittime di violenza”. A parlare è Giovanni Russo, responsabile della Masseria Ferraioli, che aggiunge: “L’obiettivo del progetto è duplice: da un lato fare educazione e formazione in un territorio ad alto tasso di abbandono scolastico, con il valore aggiunto di farlo all'aperto e in un bene confiscato. Dall’altro affrontare un grande problema del nostro tempo che è l'accesso al mondo del lavoro, tanto più necessario per le donne che cercano di sfuggire alla violenza”.
Un alleato importante
So.Le e Masseria non saranno soli in questo percorso. Prima dell’estate partiranno i corsi per le donne e da settembre verranno aperti i parchi didattici, che attraverso il gioco forniranno competenze scientifiche a ragazzi e ragazze. Per realizzare tutto ciò determinante la partecipazione della sede dell’Università Federico II di Napoli di San Giovanni a Teduccio. Tutti insieme realizzeranno anche un agriludoteca. Alla fine del corso di 30 verranno selezionate 8 donne tra le 20 partecipanti, che verranno ulteriormente formate per svolgere il ruolo di tutor, in autunno, con i giovani che animeranno gli Stem Park.
Chi può partecipare
Il lavoro come strumento per emanciparsi dalla violenza: allora il progetto si rivolge a donne disoccupate o inoccupate in carico a un centro antiviolenza. Per questo gli organizzatori del progetto hanno lanciato un vero e proprio appello ai Centri, affinché segnalino assistite che rispondono ai requisiti del bando e le aiutino a presentare da domanda di partecipazione.
Insieme si fa
Dice Luisa Sannino, presidente dell’Associazione So.Le: “È un progetto di grande innovazione sociale ed educativa che mira a generare autonomia delle donne e nuove occasioni educative per bambini e ragazzi”. Ma non finisce qui. Angelo Buonomo, socio dell’Associazione, ci spiega che fare rete con le associazioni e istituzioni del territorio è questione fondamentale affinché progetti come questi non rimangano esperienze isolate, ma invece contribuiscano a costruire un nuovo modo di essere comunità.
Università, istituti scolastici, associazioni di promozione sociale, beni confiscati, insieme per costruire un diverso modello sociale ed economico. Una bella scommessa da sostenere.