"Io sono nata qui e qui vorrei anche morire, ma se dovessi stare male invece verrei scarrozzata in ambulanza a Foligno o a Perugia perché qui non c’è più un ospedale. Siamo stanchi, rivogliamo il nostro presidio sanitario, devono ridarcelo, la salute è un diritto costituzionale, anche se per noi questo diritto sembra non valere più”. Questa è una delle tante voci che si sono alzate a Norcia, nel piazzale antistante l’ospedale terremotato, dove Cgil, Cisl e Uil, insieme ai rispettivi sindacati pensionati, hanno chiamato a raccolta la cittadinanza per denunciare ancora una volta l’immensa ingiustizia subita dalle popolazioni terremotate della Valnerina che, a 5 anni dal sisma, sono ancora senza i propri ospedali, quello di Norcia e quello di Cascia, i cui servizi sono ridotti all’osso quando non del tutto assenti.
La vergogna della sanità terremotata
A 5 anni di distanza dal sisma del 2016 le popolazioni terremotate della Valnerina non hanno ancora riavuto i propri ospedali. A Norcia la cittadinanza scende in piazza con Cgil, Cisl e Uil
11 settembre 2021 • 04:30