A 24 ore dal naufragio che ha visto la morte di 41 migranti partiti dalla Tunisia, oltre 40 persone sono state tratte in salvo da una ong al largo di Lampedusa e altre decine sono in attesa di soccorso in mare, mentre gli sbarchi sull’isola procedono a ritmi più o meno costanti.
“La vera emergenza è quella dei morti in mare, non la nostra, l’invasione che si può vedere è quella dei turisti”, ribalta così la visione che in Italia va per la maggiore Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope, il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.
D’Ambrosio ci parla proprio da Lampedusa e la sua è la testimonianza diretta di un giovane impegnato nel settore sociale che ci spiega che non sono gli hotspot al collasso, ma i migranti che ci vivono dentro e che ci dimentichiamo essere loro persone, in carne e ossa.