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La Giornata della Memoria non è un evento statico. Fare memoria significa connettere il presente al passato, e in quanto tale, non può essere uguale ogni anno. Come scriveva Umberto Eco, “Ma ora che andiamo verso qualcosa, vedo nebbia anche davanti, non solo dietro. (…) Per saltare devi fare un balzo in avanti, ma per farlo devi prendere la rincorsa, e quindi devi tornare indietro. Se non torni indietro non vai in avanti”.
La memoria, dunque, parte dal presente per affrontare il futuro, e il presente di oggi, segnato da cronache di guerra e tensioni globali, rende ancora più urgente ricordare. Questo dà un significato ancora più profondo al 27 gennaio, nella ricorrenza della Giornata della Memoria.
A ottant’anni dalla liberazione, il Comitato In Treno per la Memoria organizza un viaggio che dal 27 febbraio al 2 marzo accompagnerà oltre 400 studenti lombardi ai campi di concentramento di Mauthausen, Gusen, Hartheim ed Ebensee. Un’iniziativa che invita a riflettere su quel cruciale momento della storia italiana ed europea, per costruire una memoria consapevole tra le nuove generazioni. Ricordare significa riconoscere che, se da un lato abbiamo vinto tutti liberandoci dalle dittature nazi-fasciste, dall’altro lato non possiamo ignorare le responsabilità storiche italiane legate al ventennio fascista.
Nell’ambito di questo percorso educativo, il Comitato organizzerà anche due rappresentazioni teatrali del monologo La valigetta nascosta, scritto e interpretato da Dario Leone: il 28 gennaio a Milano e il 29 gennaio a Pavia.
La valigetta nascosta racconta la tragica storia di Leone Efrati, giovane pugile ebreo romano, deportato ad Auschwitz e morto a Ebensee quattro giorni prima della liberazione del campo.
Come nasce una discriminazione? In ogni tempo e luogo, c’è sempre qualcuno che ha bisogno di un nemico e qualcuno che ne diventa vittima. Spesso si tratta di una minoranza, scelta proprio per la sua impossibilità di reagire. È quanto accade a Leone “Lelletto” Efrati, giovane romano che nel 1938 è a un passo dal diventare campione del mondo di pugilato nei pesi piuma. La sua vita cambia drammaticamente quando, con l’emanazione delle leggi razziali, viene escluso da ogni ambito della società e privato del diritto di inseguire i propri sogni. Da ragazzo come tanti, Leone diventa improvvisamente un “nemico”, uno “straniero in casa sua”. E così, anche la sua amata valigetta da palestra diventa simbolo di una normalità perduta