Oggi 27 gennaio, celebriamo la Giornata della Memoria, istituita dalle Nazioni Unite per ricordare tutte le vittime dell'Olocausto, nel giorno della storica liberazione del campo di Auschwitz, il 27 gennaio 1945. Una data simbolica per ricordare tutte le vittime cadute durante la seconda guerra mondiale per mano del nazifascismo.
Per Martina Scheggi, presidente della sezione Anpi "Adele Bei", si tratta di un'occasione importante per ampliare la portata della memoria rispetto ai crimini che fascisti e nazisti hanno perpetrato in Italia e in Europa: "Il concetto di memoria rovesciata – sottolinea Scheggi – è particolarmente attuale. Le destre si stanno appropriando di alcune parole d'ordine tipiche dell'antifascismo, cercando di svuotarle di significato e quindi, sostanzialmente, di rovesciarne il valore".
"Questo processo – secondo Scheggi – ha lo scopo di annullare le differenze in un'ottica di pacificazione nazionale tentando di azzerare il patrimonio della memoria antifascista". Una pratica inaccettabile per la dirigente dell'associazione dei Partigiani: "Riteniamo - conclude – che sia sempre più importante parlare con le giovani generazioni per non rischiare di perdere il filo logico, la successione degli eventi storici che hanno caratterizzato la seconda guerra mondiale e gli anni successivi".