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“È inspiegabile che un centro di ricerca scientifica come l’Istituto italiano di tecnologia, interamente finanziato con le risorse pubbliche, continui a rifiutarsi di applicare le più elementari tutele dello Stato di diritto sui luoghi di lavoro, rappresentate dai diritti sindacali e dal contratto nazionale di lavoro”. Lo affermano, in una nota congiunta, il segretario generale Cgil, Maurizio Landini, e il segretario generale Flc, Francesco Sinopoli.
“La determinazione dei lavoratori dell’Iit, dimostrata con l’altissima adesione allo sciopero dello scorso 12 dicembre e con la grande partecipazione al corteo che ha attraversato le vie di Genova, sede scientifica del centro, lancia un chiaro messaggio: si apra subito una nuova fase per l'Istituto, a partire da un contratto nazionale del lavoro”, concludono i due dirigenti sindacali.