L’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata ha pubblicato un bando per l’assegnazione diretta di mille beni in tutta Italia. L’iniziativa, indirizzata ad associazioni, enti no profit e cooperative, scadrà il 31 ottobre ma entro il 5 ottobre prossimo chi intende partecipare dovrà già presentare una richiesta.
Uno su tre. “In Italia spesso si sottovaluta – ammonisce Daniela Cappelli, segretaria nazionale dello Spi Cgil - il fatto che ci sono quasi 38 mila beni confiscati ma ad essere stati assegnati sono appena un terzo. Abbiamo lanciato una proposta per dare vita a progetti che permettano a un numero crescente di persone di lavorare su questi beni per offrire risposte al disagio abitativo, alle difficoltà del settore socio-sanitario, a quelle della scuola, di anziani e bambini”.
Restituire alle comunità. Per la dirigente sindacale è necessario definire in fretta i bisogni a livello territoriale perché se questi bandi non ricevessero la dovuta risposta – se non ci fossero abbastanza richieste – il segnale sarebbe tragico. “Per fare antimafia sul territorio – conclude Cappelli – non basta un soggetto. Tutti devono essere responsabilizzati per trovare proposte e soluzioni e mettersi d’accordo per il loro riuso, per toglierli alla malavita e riconsegnarli ai cittadini”.