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“Invece di invertire la rotta di politiche migratorie sbagliate, che purtroppo hanno causato anche il naufragio di Cutro, si prosegue sulla stessa linea dei provvedimenti degli ultimi anni, con una visione che criminalizza lo straniero, e anche quando ammette la migrazioni economica, lo fa con approccio discriminatorio e selettivo”. Così la segretaria nazionale della Cgil, Tania Scacchetti, commenta il dl migranti approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri.
“In attesa di poter leggere e analizzare il testo del decreto, quello che ci sembra emergere - afferma la dirigente sindacale - è l’idea dell’immigrato come un problema esclusivamente di sicurezza nazionale”. Per la segretaria confederale “si sceglie di contrastare l’immigrazione illegale millantando l’idea di poter rincorrere gli scafisti e soprattutto attraverso l’esternalizzazione delle frontiere, quindi attraverso la continuità di meccanismi volti a impedire le partenze”.
“Non c’è alcun rafforzamento delle attività di soccorso, che - aggiunge Scacchetti - potrebbero evitare tragedie come quella di Cutro. Non ci sono certezze sulle quote aggiuntive, né sui nuovi principi che dovrebbero regolare le migrazioni cosiddette economiche. Rileviamo alcuni interventi particolarmente gravi e pericolosi, come il rafforzamento e la possibilità di ampliamento, fuori dalla normativa vigente, dei centri per il rimpatrio, e nessuna misura che implementi l’assistenza ai migranti”.
“Contro le politiche migratorie sbagliate, per fermare le stragi subito, saremo domani, 11 marzo, sulla spiaggia di Cutro per una marcia silenziosa a ricordo delle vittime, in solidarietà delle famiglie, dei superstiti e della popolazione locale”, conclude l'esponente Cgil.