Le Costituzioni, ha ricordato Giuseppe De Marzo, coordinatore della Rete dei numeri pari, si scrivono nelle stagioni della saggezza perché servono nei momenti di sbandamento. “Mentre aumentano, povertà, morti sul lavoro, precarietà, femminicidi, l’inesigibilità del diritto alla salute e all’istruzione, se la priorità diventa l’autonomia differenziata vuol dire che siamo allo sbando”.
Il ddl Calderoli vuole devolvere alle singole Regioni le materie che servono a garantire i diritti sociali previsti dalla Carta, lasciando alle singole Regioni anche la propria raccolta fiscale. Il risultato sarebbe, visto che andrebbe realizzata a spesa invariata, il massacro del Sud. “Il gettito fiscale di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna è pari a 190 miliardi”, cosa resterebbe per le altre Regioni?
Uguaglianza e solidarietà sono i valori alla base della Costituzione che verrebbero stracciati non solo dall’autonomia differenzia, ma anche dal presidenzialismo che priverebbe l’Italia di sovranità, svuoterebbe il Parlamento e trasformerebbe la partecipazione in delega. Ha concluso De Marzo: “Vogliamo l’unità del Paese e continueremo a lottare finché il ddl Calderoli non sarà ritirato”.