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La piazza romana si è animata oggi con una imponente manifestazione contro il disegno di legge sulla Sicurezza approvato la settimana scorsa dalla Camera, e ora all’esame del Senato. Lo slogan "Se non cambierà, lotta dura sarà" è risuonato più volte tra i manifestanti radunati davanti a Palazzo Madama. La protesta convocata da Cgil e Uil, inizialmente prevista a Largo Vidoni, è stata rapidamente spostata a Piazza Navona per motivi logistici, dato che i manifestanti hanno subito riempito le strade del centro.
Il corteo, accompagnato dal grido "Ora e sempre resistenza", ha percorso le vie fino a Corsia Agonale, a pochi passi dal Senato.
Landini: è assurdo, il governo lo blocchi
"Abbiamo chiesto al governo di bloccare il decreto sicurezza che ci sembra la cosa più assurda che si possa fare. La vera sicurezza non è impedire alle persone di dire quello che pensano, ma colpire gli evasori fiscali, dare uno stipendio dignitoso, e smetterla che le persone siano precarie". Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi sul piano strutturale di bilancio (Psb) e prima di recarsi alla protesta. La Cgil, ma anche la Uil presente alla manifestazione con il suo segretario generale Pierpaolo Bombardieri, ritiene doveroso contrastare una norma che ha il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, che introduce nuovi reati penali, e quindi il carcere, nei confronti di chi occupa strade, spazi pubblici e privati.
Schlein (Pd): “Vogliono reprimere il dissenso”
Tra i partecipanti si sono distinti diversi leader politici e sindacali, tra cui Elly Schlein, segretaria del partito Democratico, e Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. Schlein ha criticato aspramente il Ddl Sicurezza, definendolo "un provvedimento liberticida". "Siamo qui oggi insieme a Cgil, Uil e tante associazioni per contrastare delle norme che reprimono il dissenso. Non si può punire chi manifesta pacificamente contro opere che non condivide. Sono norme più repressive del codice Rocco, una furia ideologica che non fa bene al Paese", ha dichiarato la leader dem, annunciando battaglia sia in Parlamento sia attraverso una mobilitazione sociale diffusa.
Conte (M5S): “Mancano 22 mila agenti”
Giuseppe Conte ha puntato il dito contro la carenza di personale nelle forze dell'ordine, sottolineando come manchino "22 mila unità tra carabinieri e poliziotti" e accusando il governo di introdurre nuove fattispecie di reato "contro le persone comuni". "Non è questa la strada per migliorare la sicurezza", ha affermato Conte, impegnandosi a opporsi con forza al provvedimento.
Fratoianni (SI): “Democrazia in pericolo”
Anche Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, ha parlato di un pericolo per la democrazia. "Quando si criminalizza il dissenso e si punisce il diritto a manifestare, la qualità della nostra democrazia è in pericolo. Questo disegno di legge rappresenta un salto di qualità nella repressione, e per questo è necessaria una mobilitazione generale", ha dichiarato Fratoianni, evocando l'idea di un possibile referendum per contrastare la legge.
Magi (Più Europa): “Ddl sarà bocciato”
Riccardo Magi, segretario di Più Europa, ha predetto che il Ddl Sicurezza "sarà bocciato dai tribunali e dalla Corte Costituzionale", ma ha avvertito che nel frattempo "creerà danni ai cittadini e aumenterà la tensione sociale". Magi ha invitato le opposizioni politiche e sociali a mobilitarsi contro quello che ha definito "un modo autoritario di intendere il potere".
La manifestazione di oggi rappresenta solo l'inizio di quella che si preannuncia come una lunga battaglia politica e sociale.