Scuole in campo per la cittadinanza. Oggi (12 settembre) la Rete degli studenti medi ha lanciato una mobilitazione nelle scuole del Paese dopo la bocciatura degli emendamenti alla legge sulla cittadinanza, tra cui quello sullo ius scholae.

"Lo ius scholae avrebbe rappresentato un provvedimento insufficiente, per cui la cittadinanza sarebbe ancora vista come un premio da meritarsi, mentre dovrebbe essere, invece, lo strumento per garantire diritti e partecipazione a chi contribuisce già al funzionamento dello Stato italiano”, commenta Camilla Velotta, responsabile cittadinanza per l’organizzazione studentesca. 

Tuttavia, aggiunge, “sarebbe stato un primo passo nel riconoscere le esigenze degli italiani che non hanno ancora la cittadinanza”, mentre invece il governo “sta giocando sulla pelle di studenti e studentesse di tutto il Paese: Forza Italia ha passato tutta l’estate a parlare di ius scholae, per poi cambiare idea nei veri momenti di decisione”.

E ancora: “nonostante sia necessario molto più dello ius scholae, sarebbe stato un primo passo per l’allargamento dei criteri di cittadinanza, che nel nostro Paese continuano ad essere assurdi. Chi nasce, cresce e studia in Italia è italiano, e a tutti vanno garantiti gli stessi diritti, fuori e dentro le aule scolastiche!"

"Il governo e le forze di maggioranza ancora una volta hanno confermato che non vogliono fare passi avanti sui diritti – aggiunge Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi –. Oggi studentesse e studenti del Paese hanno manifestato e sensibilizzato nelle scuole perché servirebbe molto di più dello ius scholae, serve garantire strumenti di partecipazioni universali e non premiali. Quest'autunno saremo nelle piazze del Paese per dire che dobbiamo liberare il Paese dall'oscurantismo di questo governo.”

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