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“Il futuro del nostro Paese ha bisogno di rafforzare ed estendere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e le regole della democrazia. Anche per questo a diciassette anni dalla sua scomparsa è importante ricordare il giuslavorista Marco Biagi, ucciso a Bologna la sera del 19 marzo 2002 dalle nuove Brigate rosse. Un uomo che non si è mai sottratto al confronto e al dialogo, anche con chi la pensava diversamente da lui”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale. “Come Cgil continueremo ad essere il nemico più acerrimo di ogni forma di illegalità, di violenza e di terrorismo, senza se e senza ma, poiché - conclude la confederazione - siamo convinti che la violenza delegittimi le ragioni delle proteste civili e democratiche, come quella per i diritti dei lavoratori”.