La Cgil di Catania giudica istituzionalmente corretta ed etica la scelta “disobbediente” al decreto sicurezza, ma profondamente democratica, del sindaco Leoluca Orlando.
"Crediamo che quello che sta accadendo nei municipi di Palermo, Napoli, e in altri comuni, non sia da ascrivere nel capitolo delle scaramucce politico-istituzionali dell’Italietta dura a scomparire, ma un segnale civico ben preciso. Perciò, è importante che vada analizzata e compresa con molta attenzione", afferma l'organizzazione dei lavoratori locale.
"Per questo, chiediamo al primo cittadino di Catania. Salvo Pogliese, di prendere in considerazione l’ipotesi di aprire il Porto di Catania, mettendo da parte eventuali codici di appartenenza politica e valorizzando quella capacità di accoglienza che storicamente appartiene ai catanesi. La scorsa estate il capoluogo etneo è stato teatro di una snervante attesa al porto, a danno dei migranti ospiti della nave 'Diciotti'. Non possiamo dimenticarlo. Ora è il governo della città che può e deve fare scelte precise", aggiunge il sindacato.
La Cgil "è certa che alla luce del buon senso e del saper vivere civile, sia sempre possibile trovare un punto d’incontro tra punti di vista politici diversi quando di mezzo c’è l’umanità, nella sua espressione più piena", conclude la Cdl.