A distanza di circa un anno dall’accertamento dei gravi fatti avvenuti nella casa famiglia Il Fiore, l’11 di aprile 2019 si terrà la prima udienza presso il Tribunale di Bologna nell’ambito del giudizio abbreviato. In tale contesto al responsabile della struttura, Dani Vanes, sono contestati i reati di maltrattamenti a persone anziane a questo affidate, sequestro di persona e lesioni. Fatti gravissimi, che hanno indotto lo Spi Cgil di Bologna a costituirsi parte civile.

"A supporto di tale scelta della organizzazione sindacale dei pensionati bolognesi viene l’impegno affinché non solo sia fatta giustizia e sia punito chi si è macchiato di gravi reati in un campo molto delicato come quello della cura delle persone anziane sole e con forti elementi di fragilità, ma si affermi la necessità che siano adeguate le norme che regolano lo sviluppo di attività economiche in questo settore", spiega una nota. 

In tale direzione va vista, quindi, "l’importanza del recente accordo sottoscritto tra le organizzazioni sindacali confederali e dei pensionati e la Presidenza delle Conferenza Socio Sanitaria in Città metropolitana, che ha definito i criteri minimi per l’apertura di residenze per anziani private. Stiamo parlando di una realtà in evidente espansione, anche per una insufficiente offerta del sistema pubblico, che ha bisogno di regole a garanzia della qualità della assistenza offerta", continua lo Spi.

Peraltro il caso di San Lazzaro non è l’unico del territorio, denuncia il sindacato: "Ricordiamo il recente di San Benedetto Val di Sambro, altro caso dove lo Spi di Bologna si costituirà come parte civile, dove le violenze sono andate oltre ogni immaginabile limite arrivando a violenze di natura sessuale, e in regione non mancano altre realtà dove anziani sono stati maltrattati e violati i loro più elementari diritti. Il nostro impegno processuale sarà tale per non lasciare da soli gli anziani e le loro famiglie davanti ai giganteschi problemi che derivano dal trovarsi di fronte, in un momento di estremo bisogno, a persone professionalmente non all’altezza o meglio, per come si sono evolute le indagini, a dei veri criminali".