Napoli, la città partenopea famosa per la sua storia, la cultura e la tradizione, si trova oggi ad affrontare una crisi abitativa che sta cambiando il volto del suo tessuto urbano e sociale. Gli studenti universitari sono tra i più colpiti da questa emergenza, con un mercato degli affitti ormai insostenibile e privo di soluzioni adeguate. Tra l’assenza di alloggi studenteschi finanziati e l’esplosione dei prezzi nel settore privato, vivere a Napoli sta diventando sempre più difficile.
L’assenza di alloggi sia privati che pubblici è un fenomeno endemico, che riguarda in particolare le giovani generazioni, le studentesse e gli studenti universitari. “Non solo trovare una casa è quasi impossibile, ma quelle che si trovano sono spesso in condizioni fatiscenti o, ancora peggio, senza contratto, il che rende impossibile richiedere borse di studio o altri aiuti”. La situazione è diventata insostenibile, con un mercato degli affitti che non sembra fermarsi nemmeno in periferia, dove i prezzi sono tutt’altro che contenuti.
Un mercato senza regole
Secondo una stima, il prezzo medio per una stanza singola si aggira intorno ai 400 euro al mese, ma con le utenze, il costo arriva anche a 500 euro per una stanza che spesso non ha finestre o condizioni igieniche adeguate. È un fenomeno che colpisce anche i piccoli imprenditori e le famiglie che, fino a qualche anno fa, pagavano affitti contenuti.
Oggi, invece, si trovano ad affrontare un mercato impazzito che spinge ogni tipo di offerta verso la ricettività turistica. Non è solo la mancanza di case ad aggravare la situazione, ma anche l'incremento dei prezzi a causa della forte domanda di affitti, spinta dal turismo che ha invaso la città negli ultimi anni.
“Le zone che un tempo erano popolari, come i Quartieri Spagnoli e San Biagio dei Librai, sono diventate luoghi di ristorazione, con baretti che vendono spritz e piatti che nulla hanno a che vedere con la tradizione napoletana”. L’impatto di questo fenomeno è devastante: le piccole imprese locali, gli artigiani e le famiglie sono stati progressivamente spinti fuori dalla città, incapaci di sopportare l’esplosione dei costi. Per chi cerca casa a Napoli, la situazione è diventata quasi un incubo.
“Sono al mio settimo o ottavo trasloco in dodici anni”, racconta una insegnante che vive da anni in città. La ricerca di una sistemazione stabile è stata una costante. Gli annunci per appartamenti in affitto, che fino a poco tempo fa sembravano accessibili, oggi non lo sono più. Il mercato degli affitti ha subito un rialzo vertiginoso, con aumenti di prezzo che non rispondono più a una logica di domanda e offerta, ma a una vera e propria speculazione. Secondo molti esperti e abitanti, la soluzione a questa emergenza abitativa non può essere rimandata.
Le possibili soluzioni
È necessario un cambio di paradigma: non basta più aspettare che arrivi un piano di gestione che, nel frattempo, rischia di rimanere sulla carta. Un’azione concreta è urgente, e la soluzione potrebbe risiedere in un maggiore finanziamento pubblico per l’edilizia abitativa e per gli alloggi studenteschi. È fondamentale che le istituzioni si facciano carico di un problema che non solo colpisce gli studenti, ma sta interessando tutta la popolazione, compresi i giovani professionisti e le famiglie.
Inoltre, è necessario che venga adottata una strategia di contenimento della speculazione e del fenomeno del turismo “mordi e fuggi”, che sta trasformando la città in una sorta di parco tematico. La presenza di attività che sfruttano il turismo senza però nutrire la città di sviluppo culturale ed economico è parte del problema che la città sta vivendo.
(un grazie a Mattia Carpinelli per la collaborazione)