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Il Blocco Studentesco, l'organizzazione giovanile di CasaPound, ha organizzato stamattina (4 marzo) davanti al Tito Livio di Padova un'azione con lo slogan "La scuola non è antifascista, è libera". I militanti hanno distribuito volantini in cui attaccano esplicitamente la Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari, definendo l'azione politica dell'organizzazione "indottrinamento antifascista", e accusando i suoi membri di diffondere la "teoria gender" e di star "letteralmente distruggendo il pensiero critico di ogni ragazzo".
La riposta: "Non c'è libertà senza antifascismo"
"Non esiste una scuola libera che non sia una scuola antifascista" risponde Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti Medi "ed è anzi surreale che chi si rifà nostalgicamente a un regime dittatoriale e liberticida, che ha devastato l'Italia per vent'anni, ci voglia dare lezioni di "libero pensiero". Azioni come questa sono una testimonianza in più del fatto che è necessario continuare a lottare perché ogni scuola sia presidio antifascista, presidio di democrazia, che abbia ben chiaro i valori che sono alla base della nostra costituzione, che rigetti le organizzazioni di chiara matrice neofascista. Il governo continua a tacere, è intollerabile! Anche per questo saremo in piazza a Firenze oggi assieme agli studenti di tutt'Italia, è nelle piazze che si forma il libero pensiero e la voglia di democrazia."
«Attacco frontale»
"Ciò che colpisce" aggiunge Giorgio Carratta, un altro rappresentante della Rete degli Studenti Medi, "è che oggi le organizzazioni neofasciste stiano alzando la testa. Un attacco frontale come questo alla nostra organizzazione è indicativo della spavalderia con cui oggi i fascisti si muovono sui nostri territori. È necessario che i rappresentanti del governo si interroghino sul clima che si sta creando nel Paese, che è troppo spesso un clima di insopportabile legittimazione delle posizioni dell'estrema Destra. Noi, dal canto nostro, continueremo a lottare perché in ogni scuola, in ogni quartiere, in ogni città il fascismo non possa trovare spazio".