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A volte ritorna: l'autonomia differenziata, l'idea che i diritti civili e sociali dei cittadini possono essere a misura di territorio, con tutte le diseguaglianze del caso. Per questo la Cgil chiede alla ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini un incontro, "che ci auguriamo possa avvenire nel più breve tempo possibile", dichiara il segretario confederale della Cgil Christian Ferrari.
"Fin dalle prime iniziative intraprese dalle Regioni abbiamo seguito con grande attenzione il dibattito sull'autonomia differenziata, nella convinzione che un tema così delicato per l’assetto istituzionale e per l’uniformità dei diritti civili e sociali dei cittadini non possa essere affrontato senza una attenta e profonda analisi e, soprattutto, non possa prescindere da un’adeguata discussione pubblica e dal confronto con le parti sociali", spiega il sindacalista.
Il dirigente sindacale sottolinea che “negli ultimi giorni diversi quotidiani hanno pubblicato notizie su una possibile accelerazione del percorso per il riconoscimento di ulteriori forme di autonomia alle Regioni, riportando anche una ipotetica bozza di legge quadro”, e che “la ministra Gelmini ha dichiarato la volontà di portare a compimento l'iter legislativo entro la fine della legislatura”.
"Siamo convinti - conclude Ferrari - che sia compito della Repubblica affrontare con soluzioni comuni e condivise le criticità che vive il Paese, e contrasteremo ogni ipotesi di riforma che comporti la disarticolazione dell’unitarietà dei diritti fondamentali e un ulteriore peggioramento degli inaccettabili divari territoriali già in essere".