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Sono trascorse quarantotto ore dall'ultimo assalto della criminalità organizzata e la solidarietà sta inondando ortolani e attivisti che animano le attività del Fondo agricolo "Nicola Nappo" di Scafati. "È la migliore risposta che si possa dare a chi vorrebbe interrompere l'esperienza di agricoltura sociale e legale che da cinque anni portiamo avanti" rilanciano loro su facebook.
Il Fondo è il bene confiscato a vocazione agricola più grande dell’agro nocerino sarnese e dall'agosto del 2018 è affidato e gestito dalla A.T.S. (associazione temporanea di scopo) Terra Vi.Va. – con Cgil, Flai Cgil, Finetica e Arci Ferro 3.0 - che di recente, attraverso il Comune di Scafati, ha ottenuto un finanziamento di circa un milione di euro per il recupero dei fabbricati presenti all’interno del terreno appartenuto al clan Galasso.
Quello di domenica 2 aprile è stato solo l'ultimo di una serie di attacchi subiti nel tempo. L'elenco dei danni è lungo: sversamento di rifiuti, furti di mezzi agricoli, di piante e anche agli ortolani che, in più occasioni, sono stati derubati di portafogli e oggetti personali.
La denuncia
A denunciare l'accaduto sono stati immediatamente il presidente di Alpaa e dell’Ats ‘Terra Viva’ che lo gestisce, Giuseppe Carotenuto, il segretario generale della Flai-Cgil nazionale, Giovanni Mininni e il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci. che in una nota hanno dichiarato:
Quello di oggi è solo l’ennesimo episodio di danneggiamento che subiamo e che subiscono i nostri attivisti e gli ortolani. Nelle scorse settimane abbiamo registrato il furto dei tavoli dall’area pic nic e di alcuni attrezzi agricoli. In qualche caso a subire danni sono stati anche i nostri attivisti, che hanno trovato le loro auto danneggiate mentre erano nel fondo agricolo. È chiaro che si sta passando dalle minacce ai fatti, con il palese obiettivo di farci andare via. Ma se pensano di intimidirci, noi non arretreremo di un passo. Se necessario, doteremo il fondo di un impianto di videosorveglianza, ma i nostri cancelli resteranno sempre aperti a tutti. Chiediamo però alle forze dell’ordine di vigilare con maggiore attenzione, affinché episodi del genere non avvengano più. Perché non siamo di fronte a episodi di vandalismo ma a dei chiari messaggi da parte chi non vuole che in questo territorio si pratichi la legalità con iniziative concrete, come quelle che da anni si svolgono su uno dei beni confiscati più grandi della provincia di Salerno.
Le risposte
Per Nicola Ricci, Cgil Campania: "Il fondo è un bene della collettività e un simbolo di legalità"
Video a cura di Mattia Carpinelli
Giovanni Mininni, alla guida della Flai Cgil, sottolinea: "Questo fondo sta diventando un punto di riferimento non solo per la città di Scafati me per l'intero territorio. Quello che è successo con l'ultimo festival 'Tammorre e Zampogne' è stato emblematico: abbiamo avuto centinaia e centinaia di ragazzi e ragazze venuti anche da altre regioni per ascoltare la musica del festival e il fondo è diventato luogo di socialità. Forse anche questo è il motivo per cui la criminalità si sta accanendo ancora di più. Qualche anno fa tentarono di riprenderselo e noi riuscimmo a sventare quel tentativo. Adesso provano a scoraggiare le persone con i loro atti di violenza, ma non ci riusciranno perché non indietreggeremo di un millimetro, anzi queste aggressioni danno maggior consapevolezza alle nostre azioni e al nostro impegno".